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dibeneinpeggio.blog@libero.it

lunedì 29 giugno 2009

Modifiche al blog

Ragazzi ho modificato qualcosina nel sito.
Tengo i colori perchè ci sono affezionata, poi sono in tono con la foto dell'erica che fa da sfondo al nome del blog!
Finalmente sono riuscita a mettere un contatore di visite...sono curiosa di sapere quanto sono seguita.

Che questo blog è un sito che viene soprattutto letto lo so da tempo, i commenti sono pochi nonostante ci sia la possibilità di scrivere in libertà.
...ah, non iniziamo con le insinuazioni!Sono letta, ho le prove,e questo non può che far piacere...chi scrive in un luogo pubblico lo fa per esser letto!

I cambiamenti.Beh, ho aggiunto un calendario, ho cambiato l'ordine delle sezioni che trovate nella colonna di destra e ho dato la possibilità di iscriversi come lettori fedeli in fondo alla pagina.
Il mio unico dubbio riguarda proprio la possibilità di iscriversi, penso che presto eliminerò la cosa, però intanto, se vi fa piacere, approfittate!

Dimenticavo le reazioni(io non gli avrei dato questo nome!), già, potete giudicare divertente,interessante o eccezionale qualsiasi post con un semplice click.

Ultimissima novità, ho richiesto di iscriversi a tutti quelli che lasciano un commento...non condivido l'idea dell'anonimato.Poi magari potrei cambiare idea, ma per ora la penso così.

Concludo finalmente, e lo faccio ringraziandovi.

Ciao!

Allevare galline è un pò come pescare.

Hai mai visto da sotto cosa succede?Io sì, io a volte ci vado a due passi dagli ami, sott'acqua, con la maschera, e vedo: ci sono i pesci, gironzolano intorno all'esca, si affollano, si parlano e ridacchiano, mezzo minuto e se ne vanno, hanno imparato la lezione, sela portano dentro nei geni da chissà quante generazioni e noi invece ancora lì a pensare che i pesci ci cascano. Non è lì il punto, tutto è finito nel momento in monti il treppiede, allunghi la canna dagli snodi, scegli il lombrico o il totano o il gamberetto, estrai il coltellino, fai i pezzetti, ne pungi uno all'amo e lanci.Stop, basta così, non c'è altro, quello è il gesto, il tempo, lì sta racchiuso tutto, tutti i pesci del mondo, i pesci che sono stati pescato finora e quelli che pescherai o non pescherai, cosa importa?
Allevare galline è un pò come pescare.

Tratto da La gallina volante,P.Mastrocola

domenica 28 giugno 2009

Rallegrarsi

Bisogna imparare a rallegrarsi maggiormente.
Questa ricchezza è l'essenza della generosità e la sensazione
di potersela cavare,senza piombare nell'autocompatimento.




Chogyam Trungpa, maestro buddistaha, un nome dalla forma impronunciabile...ma la sa lunga!

C'è tempo

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

sabato 27 giugno 2009

Pesca sul molo



(La foto è mia ed evidentemente la pesca è al lago!)

Come un ragazzoto che pesca, hai presente?Sta sul molo, col treppiede che regge la canna, armeggia un secolo con gli ami,le esche, i galleggianti, un secolo, sai?Potrebbe passargli accanto una petroliera, dico a due metri, che non la vedrebbe;poi il lancio: impugna la canna con la destra, libera il mulinello, va indietro col braccio e lancia.Non so dire dove vada a finire l'esca, so che da qualche parte nel mare lì intonro cade e sprofonda e va a solleticare l'appetito dei pesci, ma io non la vedo e non vedo dove tira il filo, che distanza inarca nel cielo, quale angolo forma con l'acqua, dovrei portare gli occhiali dici tu, li ho e non li metto mai, ma non è questo, è che forse il filo va solo immaginato, e anche l'esca e anche i pesci, anzi, soprattutto i pesci, perchè sai, sono decine di ragazzotti che pescano sul molo, forse centinaia quelli che ho visto in tutte le mie estati, e vedo che armeggiano, che lanciano, mai che tirano su un pesce, mai, capisci?E' questo che ti volevo dire.


Tratto da La gallina volante, P.Mastrocola

Baci rubati.


Sarà la fiabesca Rocca di Gradara (Pesaro Urbino) il suggestivo scenario che ospiterà la mostra Baci rubati. Storie d’amore tra arte e letteratura. Dal 20 giugno al 2 novembre in questa splendida cornice si potrà ammirare una speciale selezione dei più famosi baci della letteratura che la pittura italiana ha immortalato in opere di forte impatto.

Nella galleria di baci ottocenteschi protagonista su tutti sarà, non a caso, il bacio tra Paolo e Francesca, i tragici amanti cantati da Dante, che la leggenda vuole scambiato proprio nelle stanze della Rocca, la quale, alla fine del XIII secolo era una delle residenze più frequentate dai Malatesta, famiglia a cui apparteneva anche Gianciotto, marito di Francesca.

lunedì: 8.30 – 14.00 (la biglietteria chiude alle 13.00)
da martedì a domenica: 8.30 – 19.15 (la biglietteria chiude alle 18.30)

venerdì 26 giugno 2009

Il giro del cielo

“Io gli ho detto: del blu. Voglio sognare un cielo tutto blu…e sai una cosa?...Il cielo era stato operato di appendicite!...una grande cicatrice rossa in mezzo al blu…Mi sono avvicinata alla cicatrice. Camminando piano. I miei piedi lasciavano delle impronte, come la punta delle dita su un palloncino…e sono passata dall’altra parte...dall’altra parte del cielo…
Papà, sai cosa c’era dall’altra parte del cielo?"

Desideri


Ho pensato che non si possono deludere le persone, se solo si conosce un desiderio di queste...anche solo uno, come si fa a non cercare di realizzarlo?
E' fondamentale far contare le persone su di noi, è necessario, non ci si deve nemmeno pensare.
Le persone.Che termine vago!Forse un pò meno della parola gente, almeno nella mia mente...se dico persone, subito dei volti si susseguono in una sorta di cortometraggio che sfreccia davanti ai miei occhi.
Le persone sono loro, quei pochi.
La gente è il mondo.

giovedì 25 giugno 2009

mercoledì 24 giugno 2009

Figli da cui bisogna guarire

Ci sono figli che bisogna lasciare,figli da cui bisogna guarire


Monsieur Ibrahim e i fiori del corano,Eric-Emmanuel Schmitt

Fotografia







Meravigliosi questi programmi per abbellire le foto...scatti una fotografia, anche con un soggetto discutibile (io!) e poi aggiusti,bilanci,correggi,tagli,centri... spettacolare!
www.picnik.it

Amado mio

Amado mio
love me forever
and let forever begin tonight
amado mio
when we’re together
I’m in a dream world of sweet delight

Many times I’ve whispered
“amado mio”
it was just a phrase
that I heard in plays

I was acting a part
but now when I wishper
“amado mio”
can’t you tell I care
by the feeling there
‘cause it comes from my heart

I want you ever
I love my darling
wanting to hold you
and hold you tight
amado mio
love me forever
and let forever begin tonight




Curiosità:Amado mio è anche un libro rimasto incompiuto da Pasolini, ma pubblicato postumo assieme ad Atti Impuri.

lunedì 22 giugno 2009

Felice di un amore


Quell'uomo che attinge dalla bellezza il suo amore,
quel gesto che compie ogni volta che accanto ha una stella,
la sua, e il silenzio che si riempie dei suoni di un liuto
sembrano appartenere ad un sogno che incanta il tempo
e che resta e giace con lei ogni notte,
cacciando i mostri che un tempo lottavano
nella conquista di un primato:causa della resa alla vita che era sua,
e che oggi sa di nessun altro.
Un infantile gioia
che fa espandere il sorriso
da un lato all'altro del viso,
un'emozione giovane
che i grani di sabbia avevano sotterrato.
Felice di un amore, ogni giorno rinnovato.

mercoledì 17 giugno 2009

Morena

Due anche notevoli da tutti, dagli uomini ancor più. Le caviglie sottili sospese a dieci centimetri dal suolo, la scia dei capelli fluenti a lasciar traccia di sé. La veste leggera e raffinata, come l'immagine in sè invece non è. Gli occhi non li vede nessuno, i glutei sì. Un braccio piegato verso il corpo a sorreggere la borsa grande di pelle marrone che sembra contenere una vita.
D'un tratto un cane nero le traversa il cammino e di colpo tutta quella carica di sensualità si ferma, un sospiro profondo, forse per buttar fuori lo spavento di potervi inciampare, e di nuovo tic tic, i tacchi riprendono a seguirsi l'un l'altro in un ritmo del sud America.

lunedì 15 giugno 2009

Taglio di capelli


L'ho fatto, li ho tagliati...non tanto, ma ci ho provato.Potrebbe essere l'inizio!
Avevo fatto le prove appuntandoli a fatica con le forcine e i fermagli, ero quasi convinta ma stamane temevo mi sarei pentita.
Poi sono partita, non ci ho pensato più, mi son detta che se ero giunta alla decisione che avrei potuto tagliarli,non era il caso di perder tempo a vagliare di nuovo tutte le idee.
Chissà che non mi faccia tentare di accorciarli ancora.

Il miracolo degli uccelli


Il miracolo degli uccelli, di Jorge Amado, capita sul mio comodino in un modo strano: letto il titolo è stato acquistato senza indugio.
Probabilmente il fatto che sia illustrato non è passato inosservato ai miei occhi attenti, ma giuro di non aver letto la quarta di copertina, che ora, comunque, leggo per voi...

Una sensuale e divertente favola per grandi.L'ultimo regalo del più amato scrittore brasiliano.


22 paginette, corredate da illustrazioni di Floriano Teixeira, ricche di leggerezza,ironia e sensualità.
Non si può riassumere un libro così, perchè la brevità del libro è già quella necessaria ad esprimere tutto.Le immagini certo darebbero una mano, ma non mi pare il caso di riportarle qui quando basta spendere pochi euro per assaporare il tutto!

mercoledì 10 giugno 2009

Beppe Fenoglio...e le sue favole.


"La favola delle due galline", uno degli ultimi acquisti.
Fenoglio, conosciuto per Il partigiano Johnny e altri libri di grande fama, nel 1960 decide che avrebbe donato una favola al figlio che sarebbe nato dopo poco. Inizò a scrivere Il bambino che rubò uno scudo, il cui protagonista era Paolo, un bambino molto simile al suo autore, ma la favola restò incompiuta: nacque una bambina, Margherita ( che oggi introduce la favola a lei dedicata scrivendo in modo intimo nella prima pagina del libro edito Einaudi),e Fenoglio pensò di dedicarle La favola delle due galline.

Beppe Fenoglio muore nel 1963 e in uno degli ultimi biglietti dall'ospedale delle Molinette scriveva al suo amico Aldo Agnelli, riferendosi alla figlia Margherita: "Parlale sempre di me,(...),sera e mattino(...).Falle poi leggere e rileggere i miei racconti e la sua favola delle 2 galline."

Nell'edizione di Einaudi trovate anche Il bambino che rubò uno scudo.

Buona lettura!

venerdì 5 giugno 2009

Cantone...e l'educazione.


Quando Raffaele Cantone, giovedì scorso, Roberto Saviano un anno fà così come don Luigi Merola, dicono che la mafia si può combattere con la cultura, e non con le armature dei carri o dei militari, quando dicono che l'educazione è la forza per un processo di cambiamento significativo seppure lungo, io mi sento importante...tanto quanto responsabile.

Rosa Rosae



Rosa che rosa non sei,

rosa che spine non hai

rosa che spine non temi,

che piangi e che premi*, che vivi e che sai

rosa che non mi appartieni

che sfiori e che vieni, che vieni e che vai.

Rosa che rose non vuoi,

rosa che sonno non hai

rosa di tutta la notte,

che tutta la notte non basterà mai

rosa che non mi convieni,

che prendi e che tieni, che prendi e che dai.

Rosa che dormi al mattino e venirti vicino non oso.
Rosa che insegni il cammino alla sposa e allo sposo.


Rosa d’amore padrona, punisci e perdona, non chiuderti mai.
Rosa d’amore signora, digiuna e divora, non perdermi mai.

martedì 2 giugno 2009

Riconoscersi


Un attesa breve la lasciò per qualche minuto seduta su quella panca fredda ma soleggiata, il vento le carezzava i capelli e in un gioco dispettoso glieli scombinava.C'era il colore in quella giornata, l'arancio prevaleva seppur smorzato dal tortora del cardigan lungo che copriva le curve generose.Solo uno sguardo attento avrebbe notato che il cuore di quella donna era grande, solo una voce soave avrebbe potuto raccontare le emozioni che provava. Sono storie che vengono da altri tempi che un tempo non ce l'hanno, che attraversano la vita e vengono da lontano, ma da un posto che lo spazio non ce l'ha.
Sono sguardi, battiti e respiri che segnano tutto, è la vita che si perpetua che lo permette, è il caldo del sole, il tepore che emana quando le nuvole cercano di oscurarlo, è la fugacità del vento che pennella il cielo.
Un jeans, un paio di scarpe rosse e un sorriso grande come il mondo, gli occhi socchiusi a proteggersi dalla luce, tutto questo le dava l'aria di una donna innamorata. Era quello che pensava chi aveva di fronte, era quello che aveva sostenuto per mesi...lei lo aveva solo riconosciuto.

Oggi quella donna sa che non avrebbe mai voluto allontanarsi da quanto la vita le aveva ricordato, ma la forza e la tenacia la condannano a vivere come se nulla fosse accaduto. Lei che di orizzonti ne ha visti, che di suoni è vissuta, che d'amore si è ammalata, lei oggi è innamorata.