Quanto tempo dall'ultimo post! E quante novità!
Un matrimonio in allestimento, un bimbo in arrivo, la pressione 60-90, l'abito da sposa...uff quante cose!
Eccomi, finalmente dedita a me stessa, al mio pancione, al mio fidanzato e a poco altro. Mi serviva, lo aspettavo proprio...ed è arrivato.
Il blog è fermo, e non è che abbia poco da raccontare, ma ho capito che ogni tanto è giusto così, viene naturale ritagliarsi i momenti di silenzio. La vita parla già tanto da sé!
Che ne so, magari prossimamente potrei dare qualche consiglio su cerimonia, banchetto, fioraio, partecipazioni...e poi su pappe e pannolini, ma alla fine che ci fae di questi consigli?! Ognuno fa a modo proprio e va bene così!
Luego!
Era lo spazio di una giovane curiosa, che ascoltava, osservava, assaporava, toccava e annusava. Vi trovavate quasi tutto ciò che arrivava dai cinque sensi ad EricaM e che poi si faceva un giro nella sua mente! Oggi questo Blog è una parte di tempo libero che EricaM ha deciso di dedicarsi. Buon Viaggio insieme ;)
@
dibeneinpeggio.blog@libero.it
mercoledì 30 giugno 2010
venerdì 4 giugno 2010
Prego per te, R.
In alcuni giorni viene da chiedersi perchè, il perchè di questo il perchè di quello, ma le risposte non si trovano. Le risposte ci sono sempre, ma capita che non siano fatte per noi, per essere comprese.
Mi sto chiedendo qual è il disegno più grande di tutto questo...perchè un disegno deve esserci, lo spero.
Sento il peso dei giorni che stanno trascorrendo, non ne finisce uno senza che abbia lasciato segno, non ne iniza un altro senza l'ansia di quello che potrà accadere.
Li vivo tutti, non mi tiro indietro e anche se cado momentaneamente nello sconforto mi aggrappo a tutto per poter restare ad un livello vitale. Aria.
Chiudo gli occhi, penso allo spazio del mare che si mostra infinito e mi ripeto dentro la parola aria, sì aria aria aria...
Prego per te, R., per un uomo che potrebbe essere meravigliosamente nonno.
Mi sto chiedendo qual è il disegno più grande di tutto questo...perchè un disegno deve esserci, lo spero.
Sento il peso dei giorni che stanno trascorrendo, non ne finisce uno senza che abbia lasciato segno, non ne iniza un altro senza l'ansia di quello che potrà accadere.
Li vivo tutti, non mi tiro indietro e anche se cado momentaneamente nello sconforto mi aggrappo a tutto per poter restare ad un livello vitale. Aria.
Chiudo gli occhi, penso allo spazio del mare che si mostra infinito e mi ripeto dentro la parola aria, sì aria aria aria...
Prego per te, R., per un uomo che potrebbe essere meravigliosamente nonno.
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