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lunedì 9 febbraio 2009

Come un romanzo...la penna di Pennac

Come un romanzo
di Daniel Pennac

Il giallo della Luna spicca sul cielo blu. Lo stesso giallo della punta della stilo in evidenza sulla copertina. Sfondo è il cielo stellato e… forse il mare.
In questo libro il noto professore francese, autore di una serie di romanzi straordinari, elenca i diritti imprescrittibili del lettore, sono dieci.
Oltre al non leggere, Pennac elenca il diritto di saltare le pagine, quello di non finire un libro e ancora di leggere qualsiasi cosa.
Il libro inizia così:

Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo “amare”… il verbo “sognare”…

Quando si ha davanti un bambino non si pensa subito di imporgli la lettura come un dovere: siamo noi che gli raccontiamo le storie, diventiamo il suo romanziere personale. E così creiamo un’intimità ineguagliabile.
Si forma una coppia straordinaria, lui, il lettore, e noi, il libro. Le storie, con tutti quei personaggi, consentono al piccolo di astrarsi dal suo mondo per trovargli un senso. Che pedagoghi eravamo, quando non ci curavamo della pedagogia!
Poi il bambino cresce, impara a leggere e gli adulti, quelli che leggevano per lui, si aspettano che l’adolescente legga da solo. Devi leggere!Perchè leggere è importante! Ma niente.
Si è persa l’intimità della lettura di ogni sera, ai piedi del suo letto. Gli veniva offerto, gratis, un viaggio nella fantasia, che lo sgravava dal peso della giornata. Quello che era un piacere ormai è svanito. Leggete per chi volete che legga. Hops!…sto usando l’imperativo.

139 pagine … io adoro i libri brevi.

PS.Il disegno in copertina è di Pennac

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