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sabato 18 luglio 2009

Salix babylonica



Il salice è un albero a foglie caduche, che raggiunge gli 8-10 metri di alttezza. Originario dell’Asia centrale, il salice è diffuso allo stato selvatico in gran parte dell’area mediterranea.
Il fusto tozzo e breve sorregge lunghe ramificazioni pendule, che a volte raggiungono il terreno.
Le foglie sono di colore verde brillante, grigiastro sulla pagina inferiore, di forma lanceolata, molto allungata, con margine seghettato.
Albero molto elegante e a crescita rapida.

lunedì 6 luglio 2009

Giverny e Monet


La casa e i giardini di Monet
Monet è vissuto dal 1883 al 1926, quasi 43 anni, nella casa di Giverny. Appassionato di giardinaggio come dei colori, lui ha progettato il suo giardino di fiori e il suo giardino d'acqua come vere e proprie opere. Nella passeggiata nel suo giardino e nella sua casa, i visitatori sentono tutti i giorni l'atmosfera che regnava nella casa del maestro dell'Impressionismo e si meravigliano davanti alle composizioni di fiori e davanti alle ninfee che sono state la maggior fonte d'ispirazione.

Le jardin et la maison de Monet
Claude Monet a vécu de 1883 à 1926, soit près de quarante-trois ans, dans sa maison de Giverny. Passionné par le jardinage autant que par les couleurs, il a conçu son jardin de fleurs et son jardin d’eau comme de véritables œuvres. En se promenant dans son jardin et dans sa maison, les visiteurs ressentent toujours l’atmosphère qui régnait chez le maître de l’impressionnisme et s’émerveillent devant les compositions de fleurs et devant les nymphéas qui ont été ses sources d’inspiration les plus fécondes.

Monet's house and gardens
Claude Monet lived for almost forty-three years , from 1883 to 1926, in his house in Giverny. With a passion for gardening as well as for colours, he conceived both his flower garden and water garden as true works of art.
Walking through his house and gardens, visitors can still feel the atmosphere which reigned at the home of the Master of Impressionnism and marvel at the floral compositions and nymphéas, his greatest sources of nspiration.

giovedì 7 agosto 2008

Le impressioni di Monet


Come nella migliore tradizione impressionista, nelle tele di Monet prendono colore le impressioni dell'artista suscitate dalla luce che avvolge un paesaggio.
Occhio all'opera: Claude Monet, Papaveri, Parigi-Mousèe d'Orsay
Lo conoscete Papaveri? Tutte quelle macchioline rosse a rappresentare i fiori più sciocchi e nel contempo belli al mondo, i papaveri, poi la signora con l'ombrellino e la bambina accanto, raffigurate verso lo spettatore della scena. A guardare attentamente si svelano altre due figure, mimetizzate con la linea di alberi che taglia l'orizzonte. E' tutto fermo, ma pare muoversi...si ha l'impressione che le persone passeggino in quel campo.

Monet fece molti studi sulla luce, la stessa che dai paesaggi fa trasudare emozioni diverse a seconda del momento della giornata. Celebri sono le tele della Cattedrale di Rouen, al primo sole, in pieno sole e la sera.
Qualche anno fa ho avuto la gran fortuna di passare per Rouen, in quella occasione erano proiettati i quadri del pittore proprio sulla facciata della cattedrale, la quale magicamente si colorava di arancio, lilla, giallo, rosso...

A fine '800 Monet si stabilì a Giverny, se non sbaglio dovrebbe essere a una settantina di chilometri da Parigi, qui fece costruire il laghetto di ninfee ritratto in molte tele. Quel giardino è incantevole, avvolto in un silenzio interrotto solo dallo scroscio dell'acqua che lo attraversa e dal fruscio delle foglie di tutte le piante che lo rendono un Eden.

giovedì 24 luglio 2008

L'impressionismo...Degas


La corrente impressionista prende nome dal quadro Impression soleil levant di Monet.
Degas, Pissarro, Cèzanne, Renoir, Sisley parteciparono ad una mostra presso lo studio fotografico di Nadar e lì vennero criticati fortemente per aver trascurato le regole accademiche.
Particolarità delle opere impressioniste è quella di rappresentare l'impressione visiva dell'artista, che varia a seconda della luce: essi dipingevano en plain air (all'aria aperta).

Occhio all'opera: Edgar Degas, L'assenzio, Parigi-Musée d'Orsay

Degas ambienta l'opera in un caffè luogo di ritrovo degli impressionisti (si dice La Nouvelle-Athènes di Pigalle). Uomo e donna ritraggono un penoso scenario di incomunicabilità: la donna è persa nel vuoto (penso abbia bevuto), mentre l'uomo, che fuma la pipa con i gomiti poggiati sul tavolo, è intento ad osservare qualcosa. L'uomo dà l'impressione di trasandatezza, il colore degli occhi fa pensare ad un ubriacone.