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sabato 30 agosto 2008

Pensieri

La nostra capacità di intimità si fonda sul rispetto profondo,
una presenza che consente al vero di esprimersi, di essere scoperto.
L'intimità può manifestarsi in qualsiasi istante:
è un atto di abbandono, un dono che non esclude niente.

venerdì 29 agosto 2008

Risultati sondaggio...Che tipo di letteratura preferisci?

Il 40% dei voti espressi sulle preferenze riguardanti la letteratura espime che il verismo di Verga è il più apprezzato.Il resto dei voti si è equipartito fra il nichilismo tipico della letteratura leopardiana, lo stilnovismo di Dante e la poesia del grandioso autore de Il Fanciullino, nonchè Pascoli.
Voti zero per il romanzo storico manzoniano, forse perchè a scuola ce lo rendevano assolutamente pesante.

Ma chi non ha amato Don Abbondio?

giovedì 28 agosto 2008

Splendere ogni giorno il sole

Penso di aver trovato...splendere ogni giorno il sole.
So che la grammatica non è corretta, ma ho veramente trovato e veramente ogni giorno il sole è sorto timido ed ha raggiunto lo zenit senza accaldare, ma con la luce più luce che ci fosse.

Ho vissuto la tranquillità, sono riuscita a chiudere gli occhi con la serenità nel cuore. Era tutto fantasticamente bello. Era la vita. Ci si accorge di aver avuto tutto lì a portata di mano e di non aver ceduto al timore di perderlo.

Ho sentito il tepore dell'abbraccio che la vita mi ha dato e che mi ha trasportata inesorabile ed io, pur volendo, non riuscivo a sfuggirle. Ero stata presa dall'amore.

Sì, da quell'amore lì, lo stesso che pensavo non esistesse. Quell'amore che avevo incartato bene in un foglio grezzo e riposto in fondo al cassetto della fantasia.
Non ci pensavo più, non ci credevo più.

Poi un imprevisto. Sai quando sogni e poi ti svegli per il trillo della sveglia, mentre cerchi disperatamente di protrarre quel sogno che disegnava un sorriso sul tuo volto?Lo sai?E' stato così, ma ho cercato di isolare il trillo e di continuare a sognare anche con i piedi a terra e stirando le braccia.

Non è un sogno anche se lo sembra. E' la vita, la mia.

martedì 26 agosto 2008

Quattro nani tutti nuovi...a spasso nelle campagne toscane



Una delle vacanze più belle della mia vita. Così breve quanto intensa di emozioni.
Quattro, ben assortiti e assolutamente desiderosi di godere di quella che si presumeva una vacanza soprattutto enogastronomica. Adorabile il nostro pilota, nonchè cuoco, esilarante la psicologa affamata, rompiscatole e puntigliosa la sottoscritta e spontaneamente comica tanto quanto malinconica l'amica di sempre.

Relax, tanto relax. Senza fretta, rispettando soltanto i nostri tempi.
Abbiamo riso come matti, bevuto vini fra i più buoni al mondo, ci siamo persi fra le costellazioni, abbiamo goduto di spettacoli naturali unici e ci siamo coccolati come non mai.
Il bello si può trovare in tutto e spesso coincide col buono.


Non dico altro, sappiamo noi quello che è stato e scriverlo sciuperebbe le emozioni che si provano ricordando.Voglio però consigliarvi una vacanzina a Montepulciano, in agriturismo, basta seguire la Via della Stella.

Invito i miei amici Lungolo, Famolo e Fifolo a lasciare un commento.



Code Message
...va bene,la contessa ammette di esser stata Rompolo per quattro giorni.Ma tanto contessa resto!!!

lunedì 25 agosto 2008

Romanticismo

Col Romanticismo si osa esplorare l'irrazionale: i sentimenti, le passioni, gli stati psichici.
Due grandi temi della letteratura del tempo sono il sogno e la follia, due canali che consentono all'Io di entrare in contatto con l'indicibile, l'ignoto, il mistero. La creazione artistica viene detta furor, delirio, la follia, i queli rappresentano oer il poeta, ma per gli artisti in generale, uno stato di grazia.
Si diffonde il soggettivismo, la tendenza a considerare tutto ciò che è fuori dall'uomo, la natura, leggibile attraverso diverse chiavi, interpretabile. Il mondo è una creazione dell'Io, si può fare e disfare a proprio piacimento. Tutto questo porta all'insofferenza per qualsiasi tipo di limite, si manifersta una sorta di ansia mistica di superare le barriere del reale, si tende all'infinito.
Si vuole esplorare la dimensione soprannaturale, si ricorre alle scienze occulte, all'esoterismo, alla magia, all'alchimia. Nasce l'immagine del signore del male, del regno delle tenebre. Esiste un filone romantico "nero" , il quale crea scene orrorose con spettri e demoni.
Spesso però il misticismo non trova meta, resta inappagato e si sviluppa lo stato d'animo definito sehnsucht, desiderio del desiderio.Tale inquietudine spinge l'uomo oltre lo spazio e oltre il tempo per mezzo dell'immaginazione, si ha una sorta di esotismo spaziale e temporale, si vagheggia in luoghi lontani, ignoti, nell'Oriente lussurioso, in zone selvagge , nei mari del sud e poi si corre su è giù per la linea del tempo, trasferendosi con la fantasia in epoche lontane.
Una fuga verso la'ltrove, dove cercare pace e serenità, come nell'infanzia. Il mondo infantile è il paradiso perduto, dove regna l'innocenza, dove il rapporto ocn le cose è immediato, quando si è dotati di naturale poetica, di originalità.

venerdì 22 agosto 2008

Welcome to home

Sono tornata!La pasta ha fatto appena in tempo a mancarmi che ho toccato suolo italiano...ma attendo domani, mi faccio un bel piatto aglio-olio-e-peperoncino!
Ho messo i panni in lavatrice, cambiato quelli che erano ancora dentro la valigia ed ora mi preparo psicologicamente ai tre giorni nel senese.
A Londra ho visto tutto quello che di solito vedono i turisti, pure Madame Tussaud (si scrive così?), ho scarpinato in lungo e in largo, ho fatto shopping, ho mangiato, ho fotografato, ho preso l'underground, il bus e prima di attraversare la strada ho guardato a sinistra quando di solito in Italia guardo a destra.

Un breve excursus di ciò che mi ha colpito.
Si può comprare di tutto, ma costa tutto tanto.
Le nuvole londinesi sono bellissime, corpose, sembrano montagne di panna.
Il silenzio dei parchi rotto solo dal chiacchierare degli uccelli e del fruscio delle fronde degli alberi.
Il sole che quando esce scotta.
Gli odori delle diverse cucine: cinese, pakistana, giapponese, indiana, italiana, libanese...
Le scale strette e ripidissime dell'albergo, lo spiffero della finestra dell'albergo, il portiere rimbambito dell'albergo, l'odore forte dei fagioli cucinati a colazione dalla cuoca dell'albergo...insomma, l'albergo!
Quel matto di cantastorie di Camden market venditore di monili di giada...e che a me ha fatto uno strasconto!
Le cianfrusaglie di Portobello road e le case colorate dei paraggi.
Sempre i colori, ma dei portoni.
Gli occhi neri di tutti gli indiani incontrati, contornati da ciglia lunghissime .
I ragazzi di colore che sfoggiavano dei sorrisi bianchissimi.
Il bambino che mangiava il gelato gocciolante da Piazza.
Gli artisti di strada, in particolare quello che assumeva pose sexy allo scattare della macchina fotografica della mia compagna di viaggio.
Salvatore del ristorante italiano vicino la fermata della metro di Earl's Court.
Gli scoiattoli dei parchi...mi sono innamorata di St.James Park.
Le sdraio all'Hyde Park.
Il profumo del roseto in onore alla regina madre.
Mind Gap!
La stecca di legno, lunga e stretta , utilizzata per mescolare le bevande.
Il collirio azzurro che non mi ispirava fiducia.


...poi magari aggiungerò altro.
See you soon

mercoledì 20 agosto 2008

La meraviglia

Nacque (…)un uomo dotato da natura d’uno ingegno perspicacissimo e d’una curiosità straordinaria; e per trastullo allevandosi diversi ugelli, gustava molto del lor canto, e con grandissima meraviglia andava osservando con che bell’artificio (…) loro formavano canti.
(…)domandato come si generavano i suoni, generosamente rispondeva di sapere alcuni modi, ma che teneva fermo potervene essere cento altri incogniti ed inopinabili.
Io potrei con altri essempi spiegar la ricchezza della natura nel produr suoi effetti con maniere in escogitabili da noi, quando il senso e l’esperienza non lo ci mostrasse.

Tratto da Il Saggiatore di Galileo Galilei

domenica 17 agosto 2008

Sì viaggiare, evitando le buche più dure...

dolcemente viaggiare
rallentare per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.


Io prendo l'aereo e le buche le evito di sicuro, spero di schivare anche i famosi vuoti per cui i produttori di Travelgum hanno fatto un pacco di soldi. Io compro il generico e poi lo tengo semplicmente in borsa, senza metterlo in bocca.Il pensiero di averlo mi fa già star bene!

L'impresa valigia è iniziata, ora mi sono ritagliata il tempo per riposare.Vai a capire che diavolo di tempo può fare a Londra. maniche lunghe, maniche corte, scarpe o sandali,giubbetto sì giubbetto no...e non esagerare, ma tieni presente che il concetto di esagerazione fra uomini e donne è diverso.Quello della compagnia aerea che uso io, quello che ha deciso il limite del peso della valigia, è uomo o donna?!

Torno il 26, aspettatemi.

I dolori del giovane Werther

Come sono contento di essermene andato via! Dimmi un po' tu, amico caro, se non è strano il cuore dell'uomo. Lasciare te, che mi sei tanto caro, da cui non potevo separarmi un momento, e rallegrarmene. Mi perdoni, vero? E quegli altri legami! il destino non è forse andato a cercarseli proprio per mettere scompiglio nel mio cuore? Prendi Eleonora, poveretta. Eppure non ne avevo nessuna colpa. Che cosa potevo farci io se lei, mentre mi lasciavo imbambolare dalle grazie smorfiosette di sua sorella, andava covando una passione nel suo povero cuore? Però, a ben pensarci, sono innocente proprio del tutto? Non ho dato più di un'esca ai suoi sentimenti? Non mi sono, in fondo, fin troppo deliziato di fronte a quelle espressioni così ingenue e istintive che tanto spesso ci facevano ridere, quando invece non sarebbe stato affatto il caso? non ho forse... Oh, ma perché l'uomo deve sempre lamentarsi? Guarda, promesso, amico carissimo, voglio migliorarmi, sul serio; basta star lì a rimasticare quel po' di male mandatoci dal destino, come faccio di solito; voglio godermi il presente, e che il passato sia passato una volta per tutte. Certo, hai ragione tu, le sofferenze degli uomini sarebbero minori se essi - chissà Dio perché sono fatti così - non ci mettessero tutta l'alacrità della loro immaginazione per rievocare lo spettro del male passato piuttosto di rassegnarsi a un presente né carne né pesce.

Tratto da I dolori del giovane Werther di Goethe

venerdì 15 agosto 2008

Al levar del sole

Si vide il sole levare, ma le nuvole tardarono l'evento. Stanchi morti e infreddoliti, con lo stomaco protestante il buco che vi si era formato, il naso che tirava in sù per aver sofferto il freddo e la schiena cigolante.

Giunto il coraggio di fuggire da quella situazione scomoda, ma ormai familiare, le coperte si son viste piegare adagio.
Accomodati i capelli nel modo migliore si potesse fare, calzate le scarpe e ripulito il giaciglio improvvisato, ci si è incamminati verso il primo bar aperto.
Il cielo reso rosa e il mare piatto a far cazzotti col frastuono di un mattino presto troppo vivo e con qualche sciocco dito contro di ragazzi ancor più giovani e spavaldi dell'immagine che hanno.
I tacchi delle dame, le paillettes dei top serali e le parole farfugliate da bocche impastate dall'alcool usato per scaldare il cuore forse più che il corpo.
Erano anni che non vivevo la notte di ferragosto e penso che per molti altri ancora, da oggi, ne farò a meno...a meno che non capiti come stanotte, che mi accorga di aver fatto le quattro e mezza a chiacchierare e mi prenda la voglia di goder dello spettacolare levar del sole.

martedì 12 agosto 2008

La dignità dell'uomo

Già Dio(…) aveva costruito, secondo le leggi della sua arcana sapienza, questo universo. (…) ma compiuta la sua opera, l’Artefice sentiva il desiderio che ci fosse qualcunoche comprendesse la ragione, amasse la bellezza e ammirasse la grandiosità di un’opera tanto meravigliosa. Perciò (…) pensò di creare l’uomo.
Stabilì (…) che a colui, al quale non sin poteva dare nulla di proprio, fosse comune tutto quello che di particolare era stato attribuito alle altre creature. E così accolse l’uomo come opera di natura non definita, lo pose nel cuore dell’universo e così gli parlò: (…)da nessuna angusto limite costretto, determinerai da te la tua natura secondo la tua libera volontà, nel cui potere ti ho posto. (…) ti plasmi da te secondo la forma che preferisci.

Tratto dal De homini dignitate (La dignità dell’uomo) di Pico della Mirandola, operetta di fine 1400.

lunedì 11 agosto 2008

Risultati sondaggio...la frase preferita

Il sondaggio si è chiuso con i seguenti risultati:
40% dei voti se ti sfugge il motivo/ e la ragione delle cose/molto probabilmente/ c'è un motivo e una ragione che non fanno per te-Max Gazzè
30% dei voti So che è successo già/ che altri già si amarono/non è una novità/ma questo nostro amore è/come musica-Jovanotti
20% dei voti Secondo me una donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai.-Giorgio Gaber
10% dei voti Come mi vuoi…Cosa mi dai...Dove mi porti tu?Mi piacerai...Mi capira...Sai come prendermi?-Paolo Conte

Il tempo di Kundera


L'uomo attraversa il presente con gli occhi bendati. Può al massimo immaginare e tentare di indovinare ciò che sta vivendo. Solo più tardi gli viene tolto il fazzoletto dagli occhi e lui, gettato uno sguardo al passato, si accorge di che cosa ha realmente vissuto e ne capisce il senso.

Tratto da Amori ridicoli di Milan Kundera

Olimpiadi 2008




2 ORI
3 ARGENTI
1 BRONZO

domenica 10 agosto 2008

De Gregori allo Sferisterio

Biglietto acquistato. Occorre solo attendere il 27.

Pensieri

Riflettiamo dunque su ciò che ha davvero importanza nella vita,
su ciò che le dà significato,
e fissiamo le nostre priorità di conseguenza.

sabato 9 agosto 2008

Navigare nel mare delle idee


Rimetto a posto il libro della Vreeland lasciato sulla scrivania e qualche titolo più in là ci trovo Il mare scritto.
Non me lo ricordavo, l'ho tirato fuori a fatica, ormai i libri prepotentemente occupano spazio e si sono incastrati su quella mensola.

Hélene Bamberger...ecco, ora ricordo. La Francia!
Dove l'ho comprato non mi sovviene, l'unico ricordo che ho è di averci trovato delle foto bellissime. Foto che mi ricordavano il mio viaggio in Francia. Per un motivo o per un altro, mi sento legata a quella terra e continuamente c'è qualcosa che rinnova la mia sensazione.

Ho aperto a caso, pagina 11.
Venezia a Honfleur.
E poi l'Alto mare.


Il libro è del '96, io lo avrò acquistato pochi anni fa, ma è diventato mio molto più tardi.
E' un libro illustrato, le immagini sono della fotografa Hélene Bamberger, mentre le parole sono di Marguerite Duras.

Non sapevo nemmeno chi fosse la signora Duras. Questo libro l'avrò acquistato perchè attratta dalla copertina, poi per l'amore che ho per il mare e perchè adoro la fotografia e le contaminazioni fra arti diverse. Questo libro è diventato mio ingenuamente, solo ora ho avuto la voglia, ma forse il desiderio, di saperne di più.

La signora Duras in realtà era Marguerite Donnadieu, lo pseudonimo se lo era attribuito in onore alla città in cui si trova la casa del padre. Scrittrice, sceneggiatrice, regista e chi più ne ha pù ne metta, è deceduta nel 1996 ed è stata sepolta nel cimitero di Montparnasse (Parigi).

Cinque minuti li impiego per capire meglio chi è Hélène Bambarger. Ha un sito
www.helene-bambarger.com

Le sue foto sono veramente belle.
Che altro si potrebbe mostrare se non quello che si vede?
Quel ch'è semplicemente vero e sfugge all'uomo.
M.D.

venerdì 8 agosto 2008

Ritratti d'artista


Scrivendo il post di ieri mi sono ricordata di un libro che avevo letto, Ritratti d'artista di Susan Vreeland. Un modo diverso per avvicinarsi all'arte, un modo curioso di incorniciare le più belle tele di artisti come Manet, Monet, Renoir, Cézanne e van Gogh.
Leggendo questo libro si scoprono le passioni, i sentimenti, le paure di coloro che vivevano attorno ai grandi artisti, mogli, amanti, amici e vicini di casa, tutte persone comuni che vengono trascurate dai libri di storia ma che in realtà sono la storia.
Gran parte dei personaggi sono immaginari, ma nascono da ricerche attente.

giovedì 7 agosto 2008

Le impressioni di Monet


Come nella migliore tradizione impressionista, nelle tele di Monet prendono colore le impressioni dell'artista suscitate dalla luce che avvolge un paesaggio.
Occhio all'opera: Claude Monet, Papaveri, Parigi-Mousèe d'Orsay
Lo conoscete Papaveri? Tutte quelle macchioline rosse a rappresentare i fiori più sciocchi e nel contempo belli al mondo, i papaveri, poi la signora con l'ombrellino e la bambina accanto, raffigurate verso lo spettatore della scena. A guardare attentamente si svelano altre due figure, mimetizzate con la linea di alberi che taglia l'orizzonte. E' tutto fermo, ma pare muoversi...si ha l'impressione che le persone passeggino in quel campo.

Monet fece molti studi sulla luce, la stessa che dai paesaggi fa trasudare emozioni diverse a seconda del momento della giornata. Celebri sono le tele della Cattedrale di Rouen, al primo sole, in pieno sole e la sera.
Qualche anno fa ho avuto la gran fortuna di passare per Rouen, in quella occasione erano proiettati i quadri del pittore proprio sulla facciata della cattedrale, la quale magicamente si colorava di arancio, lilla, giallo, rosso...

A fine '800 Monet si stabilì a Giverny, se non sbaglio dovrebbe essere a una settantina di chilometri da Parigi, qui fece costruire il laghetto di ninfee ritratto in molte tele. Quel giardino è incantevole, avvolto in un silenzio interrotto solo dallo scroscio dell'acqua che lo attraversa e dal fruscio delle foglie di tutte le piante che lo rendono un Eden.

mercoledì 6 agosto 2008

Jovanotti non copia nessuno

Mi spiace per chi lo accusa, ma Jovanotti non copia nessuno.
Mi ci aveva fatto credere quel matto, e lui sa chi è, mi aveva presa in un momento di debolezza (avevo tremendamente fame e penso di esser stata poco in grado di riflettere).
Posso pensare che chi non conosce Jovanotti (e non che io ci abbia mai scambiato due parole!), chi non lo ascolta, chi non lo segue (mi pare si dica così), possa ipotizzare e persino credere che uno come lui, con quell'aspetto assolutamente discutibile, possa copiare una canzone.
Oggi, fra lo spamming, ho trovato una mail che parlava proprio del "caso Jovanotti". L'ho ascoltata la canzone del cantante spagnolo, a me pare proprio un'altra storia.
Ascoltate anche voi il confronto.


"

Holidays...a dritto!

Ci volevo andare da una vita, per capire che diamine ha Londra da essere meta di una marea di persone, pure degli stranieri clandestini che arrivano in Italia (scambiandola per le Indie!).
Immagino il caos, tanti volti con gli occhi a mandorla, stravaganti adolescenti con i capelli dritti e le catene attaccate ai jeans scuciti...e di fianco passare gli omini "delle 24ore", i manager della city!
Omini può risultare offensivo, ma a me paiono come le pedine di un gioco e in fondo mi fanno simpatia.
Lì nessuno può avere la puzza sotto al naso, non esistono -penso- le distanze che si hanno qui, camminano tutti appiccicati, ognuno certo sul suo percorso (il solito immagino). WALK...STOP!

GLI SPAZI Non ricordo chi, ma qualcuno mi disse che nello spazio oltre la lunghezza del braccio ci stanno gli sconosciuti, nello spazio fra la punta della dita e il gomito ci sono gli amici, e dentro, tra il petto e il gomito ci sono le persone care. (Sociologia spicciola!)


Ricordo ancora la foto della pianta della metro londinese (underground) che avevo sul libro delle scuole medie, la stessa che poi ho ritrovato in quello delle superiori, nonchè l'immagine di tanti serpentoni colorati che si incrociano talvolta.

Poi torno, ma giusto il tempo di far asciugare i vestiti (spero non piova!) e di riporli in valigia, ma sta volta molto più leggeri. Toscana, vacanza rilassante prima di ricominciare a lavorare a pieno regime.
Agriturismo, piscina, sole, terme...e cibo! Poi di corsa in palestra a smaltire i 4 chili che avrò preso!!!
Che dire...buone vacanze.

domenica 3 agosto 2008

Messico e nuvole

Testo di Paolo Conte e Pallavicini.
Si conoscono di più le versioni di Giuliano Palma&The Bluebeathers e Fiorella Mannoia, ma la versione originale di Conte è veramente gustosa.

Lei è bella, lo so
è passato del tempo e io
ce l’ho nel sangue ancor…
e vorrei e vorrei
ritornare laggiù da lei,
ma so che non andrò
questi son sentimenti di contrabbando
meglio star qui seduto
guardare il cielo davanti a me…

Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America
e il vento suona la sua armonica
che voglia di piangere ho…

Intorno a lei, intorno a lei
una chitarra risuonerà
per tanto tempo ancor…
è il mio amore per lei
che i suoi passi accompagnerà
nel bene e nel dolor…
questi son sentimenti di contrabbando
meglio star qui seduto
guardare il cielo davanti a me…

Messico e nuvole…

Chi lo sa come fa
quella gente che va fin lá
a pronunciare un sì, ma…
mentre sa che è già
provvisorio l’amore che
c’è, si, ma forse no…
queste son situazioni di contrabbando
meglio star qui seduto
guardare il cielo davanti a me…

Messico e nuvole…


Se qualcuno fosse interessato, Conte suona alla Fortezza di Montalcino (Val d'Orcia) ad agosto, unica tappa italiana estiva...altrimenti vi tocca attendere novembre per ascoltarlo a Roma.

sabato 2 agosto 2008

2 Agosto 1980 Strage di Bologna

7 UOMINI D'ORO...finito!

Ho finito di leggere 7 uomini d’oro di Lorenzo Licalzi. Bello, ma scontato. Il suo stile inconfondibile sta volta si mimetizza facilmente. Gli eccessivi ( a parer mio) riferimenti alle famiglie mafiose, i dettagli riportati a spiegare gli stravaganti nomi dei boss, mi fanno ipotizzare una “gomorrite acuta” dello scrittore. Chi ha letto il libro di Roberto Saviano può essere d’accordo con me.

Vero, sicuramente, rappresenta la realtà così come molti di noi la possono vivere ed osservare. L’attenzione tipica al carattere dei personaggi permane in tutte le 191 pagine del libro, Licalzi in questo è un portento ( penso sia anche un po’ la deformazione professionale, quella dovuta alla professione dello psicologo).

La cosa che mi delude un po’ è la sfrontatezza dell’autore che emerge intitolando un capitolo “L’Aurelio Fierro che è in noi”. Mi spiego. Mentre di solito lascia libero il lettore nel ritrovarsi nei vari personaggi dei suoi libri, sta volta Licalzi è come se imponesse chi legge a scandagliare nella propria personalità, quindi a confrontarsi con i tratti del personaggio napoletano. E' anche vero che poi l'autore si fa facilemtne perdonare qundo tira fuori la pillola di saggezza che nasconde bene in ogni suo libro:
E' terribile come spesso sia la vita ad ucciderci, non la morte, come giorno dopo giorno ci faccia dimenticare i nostri sogni, e perfino di averli sognati...Perchè in fondo basterebbe questo: ricordare di aver avuto dei sogni, non è molto ma è già qualcosa, pazienza se non si riesce a realizzarli tutti, almeno non dimenticarsi di averli fatti! E però è incredibile come sempre lei, la vita, ci dia la possibilità di rinascere, se solo abbiamo il coraggio di farlo, se abbiamo il coraggio di liberare l'aurelio Fierro che è in noi.

E' proprio il caso di dire che l'occasione non solo fa l'uomo ladro, ma ricorda all'adulto i sogni fatti da ragazzo.


Un po’ troppo mellifluo il finale, a me pare molto più patetico questo libro rispetto a Che cosa ti aspetti da me?, che a leggere solo il titolo lasciava presagire una danza fra desideri, aspettative e sentimenti.

Rileggendo questo post...penso non sia giusta la definizione "pillola di saggezza", ma non riesco a trovare di meglio...magari è solo un invito, un'incitazione o un punto di vista. Insomma questo è il mio Licalzi...più che altro, di mio c'è solo l'interpretazione!

venerdì 1 agosto 2008

Ve la ricordate Marisa Merlini?


Purtroppo You Tube non le rende omaggio come dovrebbe, non riesco a trovare dei filmati adatti ad onorare il cinema di una grande attrice come la Merlini.

Romana de roma, Marisa Merlini interpretò una vagonata di commedie popolari accanto a pilastri del cinema italiano come Totò, Manfredi e De Sica, recitò diretta da Monicelli, Comencini, Risi e molti altri.
Era una donna simapticissima!Avevo avuto occasione di ascoltarla e di farmi delle grasse risate durante delle interviste televisive. In YouTube potete però trovare la magnifica scenetta che ha fatto al Costanzo show coinvolgendo la Pampanini. Esilarante!

Penso valga la pena noleggiare un vecchio film come L'imperatore di Capri e farsi quattro risate grazie anche alla comicità di Totò. In Pane, amore e fantasia fu De Sica ad innamorarsi di Annarella. Io ricordo anche Il vigile, dove la Merlini faceva la moglie di Alberto Sordi. La sua ultima apparizione al cinema è stata nel 2005 con «La seconda notte di nozze» di Pupi Avati.