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venerdì 15 agosto 2008

Al levar del sole

Si vide il sole levare, ma le nuvole tardarono l'evento. Stanchi morti e infreddoliti, con lo stomaco protestante il buco che vi si era formato, il naso che tirava in sù per aver sofferto il freddo e la schiena cigolante.

Giunto il coraggio di fuggire da quella situazione scomoda, ma ormai familiare, le coperte si son viste piegare adagio.
Accomodati i capelli nel modo migliore si potesse fare, calzate le scarpe e ripulito il giaciglio improvvisato, ci si è incamminati verso il primo bar aperto.
Il cielo reso rosa e il mare piatto a far cazzotti col frastuono di un mattino presto troppo vivo e con qualche sciocco dito contro di ragazzi ancor più giovani e spavaldi dell'immagine che hanno.
I tacchi delle dame, le paillettes dei top serali e le parole farfugliate da bocche impastate dall'alcool usato per scaldare il cuore forse più che il corpo.
Erano anni che non vivevo la notte di ferragosto e penso che per molti altri ancora, da oggi, ne farò a meno...a meno che non capiti come stanotte, che mi accorga di aver fatto le quattro e mezza a chiacchierare e mi prenda la voglia di goder dello spettacolare levar del sole.

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