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sabato 22 agosto 2009

Anna... che bella donna era

Di Anna si sa tutto, tranne la verità. Naque in campagna in una notte di neve, alla luce di una cetilena e al freddo tipico delle case di campagna di un tempo, quelle con gli spifferi delle finestre e il solo calore del fuoco. Quando Anna è nata, il padre e lo zio corsero a chiamare il parroco per battezzarla, perché credevano non sarebbe sopravvissuta. La madre, dopo i dolori forti del parto, non fece in tempo a prendere in braccio la sua bambina che già aveva detto sarebbe stata l'ultima creatura che avrebbe messo al mondo. Al tempo non si studiava il percorso più breve per correre all'ospedale e non si preparava la valigia con i vestitini del nascituro, si partoriva in casa e con l'aiuto dell'ostetrica del paese.
Maria, la madre di Anna, era una donnona, sembrava tedesca, era di quelle donne che lavorano dalla mattina alla sera, di quelle che muovono montagne e la sera non sembrano poi così stanche. Era una bella donna Maria: occhi chiari, capelli lunghi sempre raccolti in una treccia come usava al tempo, un seno giusto, né troppo grande né troppo piccolo... solo le gambe, sì, quelle non erano un granché, ma tanto andavano le sottane lunghe.
Marino si era innamorato di Maria passando vicino a un campo, mentre la donna, giovanissima al tempo, era impegnata ad aggiustare le cove. Marino chiese subito chi fosse quella giovinetta risoluta e la sera seguente andò a casa sua per parlare con i genitori. Maria e Marino si sposarono a dicembre, il caso volle che fosse un giorno caldo come ad agosto e che i parenti poterono godere del banchetto preparato nell'aia della casa di don Peppino, il padre dello sposo.
Come dicevo, di Maria nessuno sapeva la verità: si pensava fosse nata in città, nella villa dei Milani, signorotti di Pavia che commerciavano tessuti.
Anna Milani, attrice, ballerina e modella, non era altro che una donna come tante altre che aveva tentato di nascondere le sue origini per diventare famosa. Cardinali era il vero cognome di Anna, ma il suo impresario le disse di cambiarlo con Milani, suonava meglio e poi aveva tutta un'altra fama. Anna... che bella donna era Anna. Gli occhi grigi, i capelli ricci e neri, le labbra sottili ma il sorriso sonoro, i fianchi notevoli e le caviglie fini, era così. La ricordano così i ragazzotti di un tempo, s’incantavano a guardarla a teatro o nelle copertine dei giornali abbracciata ai figli di papà della Milano bene. Anna...che bella donna era Anna.

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