Leggo.
E' freddo e c'è vento, molto vento. Scende dall'auto e gli va incontro. Un sorriso. Prima lo sente e poi lo vede.I ricci volano e lei tenta di tenerli a bada, anche un pò imbarazzata. Gli occhi marroni la osservano, lei li sente.
Due passi, poi tre e così via. Non è sabbia e non sono nemmeno ciottoli. Un bimbo che gioca, il mare che suona e la nebbia che inumidisce la scena. La luce è bianca, di quelle che fanno lacrimare gli occhi. Poche parole, molte pause, qualche risata. E tutto sembra finto.Iniziò tutto in un modo così puro e vero che ora, nonostante si possano anche toccare, ora è assolutamente irreale.
Nessun commento:
Posta un commento