"Il diario di Adamo ed Eva" di Mark Twain.
Lo pseudonimo è scelto dall'autore e allude al periodo in cui questi navigava il Mississipi. durante la navigazione si scandagliava periodicamente il fiume per vedere come procedere. Se lo scandagliatore diceva:" mark twain", "punto due", allora la profondità era di due braccia. Due braccia era il requisito minimo per avanzare sicuri...pseudonimo di buon auspicio.
Questo libretto di 76 pagine, comprese quelle con le illustrazioni, scorre velocemente che vien voglia di ricominciare.
Dal diario di Adamo LUNEDì Questa nuova creatura dai capelli lunghi mi sta sempre intorno. Gira continuamente e mi segue dappertutto. Non mi piace questa faccenda. (...) Oggi è nuvoloso, c'è vento da est; credo che avremo la pioggia...Avremo?Dove ho preso questa parola? Adesso me lo ricordo: è questa nuova creatura che la adopera.>>
In questo libro emergono le caratteristiche dell'uomo e della donna, le stesse che li rendono insopportabili l'uno all'altro, pieni di difetti (per l'altro), bizzarri, da cui scappare (Sono scappato ieri sera, e ho fatto correre il cavallo che montavo il più velocemente possibile per l'intera notte).
Ma uomo e donna in realtà non riescono a fare a meno l'uno dell'altro. Tolleranza e accettazione delle reciproche fastidiosità, ecco il segreto per il faticoso traguardo di una vita in comune.
Il libro termina così DOVUNQUE ERA LEI, LA' ERA L'EDEN. Adamo
Nessun commento:
Posta un commento