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lunedì 9 marzo 2009

Contro la crisi e la violenza

In arrivo misure ad hoc contro crisi e violenza
Un protocollo d’intesa all’interno della campagna “8 marzo è sempre”


Ancona La crisi colpisce soprattutto le donne. E questo 8 marzo diventa allora l’occasione per una riflessione in più. Sono loro che tirano la carretta conciliando casa e lavoro, sono loro le prime a pagare i costi della recessione. Alle donne sarà così dedicata una una misura specifica all’interno della manovra anticrisi. E’ l’annuncio al volo che il presidente Spacca fa al tavolo della firma di un protocollo per contrastare la violenza sulle donne e siglato ieri mattina, alla vigilia dell’8 marzo, tra la Regione, prefettura di Ancona in rappresentanza delle prefetture marchigiane, Province, Ufficio scolastico regionale, Asur e Aziende ospedaliere. Il tema della violenza, in questi giorni di cronaca infestata da casi di stupro, è dominante. Ma di pari passo è quello dell’occupazione. Così, dopo essersi rapidamente consultato con l’assessore alla Formazione e alle Pari Opportunità Stefania Benatti, Spacca fa l’annuncio. I particolari? Saranno studiati a breve. Le donne sono un’urgenza. Oggi più che mai. Sì perché, dice il governatore, se la nostra vita comunitaria si distingue per qualità “è merito soprattutto delle donne che svolgono un ruolo importantissimo”.

L’intesa anti-violenza si inquadra in una più generale campagna di sensibilizzazione e mobilitazione che prevede anche l’affissione di manifesti nei municipi e nei luoghi pubblici, la diffusione di documenti, incontri nelle scuole e spot radiotelevisivi trasmessi gratuitamente con lo slogan “Chi umilia una donna non è un uomo. 8 marzo è sempre”. Fra il 2004 e il 2007 le violenze sessuali nelle Marche sono cresciute del 27% (115 casi nel 2007); la maggior parte avviene tra le mura domestiche. “Si tratta di un fenomeno - ha detto la Benatti - basato sulla prevaricazione e l’intolleranza, che ha valenze sociali, sanitarie, culturali e di sicurezza”. Una donna su tre, rimarca anche il dg dell’Asur Malucelli, è stata vittima di violenza. “Il fatto nuovo - aggiunge - è che si comincia a parlarne. Ora si tratta di pensare come prendere in carico queste problematiche”.

Il protocollo d’intesa vede la Regione come soggetto coordinatore di interventi diversi a seconda degli enti coinvolti. Sono previsti programmi operativi che vanno dallo studio alla prevenzione, dal contrasto del fenomeno della violenza di genere fino alla formazione di figure professionali specifiche per ogni singolo ambito. Annunciato anche il finanziamento con 100 mila euro della legge regionale 32 per interventi contro la violenza sulle donne. Sessantamila euro serviranno ad avviare i quattro Centri antiviolenza provinciali, 30 mila andranno alla Casa di accoglienza di Ancona e diecimila a progetti di comunicazione e informazione. In arrivo anche 187 mila euro dal ministero delle Pari opportunità, per completare i progetti e formare gli operatori.

PIA BACCHIELLI, Corriere Adriatico

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