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mercoledì 18 marzo 2009

"...e penso a noi a cent’anni quando avremo..."

...e penso a noi a cent’anni quando avremo
talpe negli occhi
e vino bianco in bilico
tra l’ aorta e il rosso
rubino del cuore;

penso al nostro sperpero di astri,
alle puntate di sangue
sui numeri migliori,
allo zero che non esce,
alla ruota che cerca
una combinazione
elegante di nero:

una cravatta da appendere al petto
nei giorni senza vertebre
del nostro calendario.

Penso a quando avremo acqua
da masticare a cena,
bestemmie di traverso
sulle trachee increspate
come pioggia d’aprile che lava
la ruggine delle grondaie;

...ma in questo istante, Madre,
in te mi penso,
nell’evaporare della tua
ombra al ritmo dei miei passi,
nell’essere uniti, vincolati
nella nostra fioritura
di canne di bambù.

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